sabato 17 ottobre 2009

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CHELSEA PUB in via Emilio Lepido a Parma

[translate from Knut Albert's beer blog]


Di nuovo a Parma la settimana scorsa e, come scrissi recentemente, avevo usato Google e Babelfish per documentarmi in anticipo.



Una passeggiata di 40 minuti mi ha portato al Chelsea Pub, un posto che dovete cercare per trovarlo. Di certo, è su una delle strade principali di Parma, ma la facciata sulla strada è piuttosto modesta, e non c'è un cartello che indichi ai passanti che ci si trova di fronte a un pub.



E, a prima vista, non è un posto molto invitante, l'arredamento non è nè nel vecchio stile inglese o falso irlandese nè nel classico stile italiano vetro e acciaio. Ci sono tavoli e sedie semplici e luci di fattura industriale piuttosto dozzinali. (Questo tipo di faretti è davvero abbastanza comune in Italia). L'ambiente è intimo, creato dal fatto che per due terzi è pieno di amici che si godono i loro panini e la birra. Niente musica, nessun schermo TV, solo birra, pane e conversazione. Questo è quanto.

Una lunga lista di panini con tutte le migliori materie prime che si possono trovare in Italia, pane, formaggio e carne, oltre a una discreta quantità di birre alla spina e in bottiglia. Non c'è nessuna lista della birra, ma fortunatamente c'è un angolo della birreria che funziona come un negozio dove si può guardare più da vicino la gamma in vendita.

Ci sono parecchie birre inglesi della serie St.Peter's, alcune buone birre scozzesi, belghe, tedesche, ma nessuna artigianale italiana. Ci sono persino birre particolari come la Fantome.


Ho mangiato un bel toast con Speck e Gorgonzola e ho iniziato con una Bornem Trippel, alla spina. Una classica bionda belga piuttosto forte, corposa e con il giusto grado di acidità.

L'arredamento del posto è piuttosto rustico, con i gagliardetti delle squadre di calcio e le locandine di vecchi film in bianco e nero. Una cassa piena di patatine fritte. Ho provato il gusto cipolla e crema acida - fantastiche!

Ho continuato con la St. Peter’s Summer Ale (ottima) e con la Broughton’s Scottish Oatmeal Stout, che ho trovato poco corposa.

Si stava facendo tardi, così ho chiesto di chiamarmi un tassì piuttosto che tornare indietro a piedi. Anche se vi assicuro che Parma é un posto che vale la pena di visitare a piedi.
L'unico neo di questo tipo di pubs è che non si riforniscono dai microbirrifici locali. Potrebbe essere per una questione di snobismo, potrebbe essere per il prezzo delle birre artigianali, è probabile che sia solo un mercato che non è molto maturo. (Aggiungo subito che il mercato del mio paese [Norvegia n.d.r.] è molto meno maturo!)